POPOLI DI YDH - Felinidi
Feles | ||||
Elar, leoni | Lang/Terre Contese |
+2 for/dex/car -4 sag |
pal | |
Marna, pantere |
+2 dex/int -2 cos/sag |
mag | ||
Woren, tigri |
+2 for/dex -2 sag/car |
grr | ||
Idryn, |
+4 dex -2cos/sag |
ldr | ||
Lhasa | Silvania/Foresta di Lhasa |
+2 dex/for -2 cos/int |
grr | |
Rakshanish | Lang/Akraan |
Feles
Il termine Feles raggruppa una razza di creature umanoidi discendenti in qualche modo da alcune specie di grandi felini; si dividono in: Elar (leone), Marna (pantera), Woren (tigre) e Idryn (ghepardo).
Erano noti nelle terre del Lang (Alto Jakar) sin dalla fondazione della dinastia Tze Pang (di poco successiva alla prima Guerra Demoniaca), ma della loro esistenza si é sparsa la notizia soltanto successivamente alla seconda Guerra Demoniaca (negli ultimi 3 secoli cioè).
Per quanto si sa la loro patria é l'Isola di Tarkos (il Dio delle belve), l'isola dei mostri; da cui, a quanto pare, vengono letteralmente rapiti attraverso i portali di Noch e Timbhaloe, controllati dai Signori della Guerra di Mathras Nelper.
Nel Lang vivono perciò perlopiù nello stato di schiavi, non hanno una vera e propria società, e sono pochissimi quelli che riescono a guadagnarsi la libertà combattendo con valore tra le fila degli eserciti demoniaci.
Un'eccezione é costituita dal Casato Syagakusya, del Lang non occupato; il titolo di Shogun é stato conferito al fondatore del casato, Syagakusya appunto, un ex schiavo Woren che, fuggito da Mathras Nelper, si é guadagnato grandi meriti fra le truppe di Jashugan, il Re senza corona.
Questo casato é attualmente l'unica entità sociale organizzata a cui potrebbero far riferimento dei Feles nel Mythrandir; ad esso si sono associati negli ultimi decenni un numero molto considerevole di Feles fuggitivi, rendendolo una delle migliori unità fra le forze del Lang non occupato.
I Feles sono creature dotate di grandi doti fisiche e istintive, sanno essere scaltri e riflessivi, capaci di una pazienza che rasenta l'inverosimile, come della più repentina attivazione.
Elar (leoni)
+2 for/dex/car -4 sag
Taglia m
Velocità 9m
+2 ascoltare/diplomazia/intimidire/muoversi silenziosamente/nascondersi
Visione crepuscolare
Classe preferita: paladino
Marna (pantere)
+2 dex/int -2 cos/sag
Taglia m
Velocità 9m
+2 ascoltare/muoversi silenziosamente/nascondersi/scalare
Visione crepuscolare
Classe preferita: mago
Woren (tigri)
+2 for/dex -2 sag/car
Taglia m
Velocità 9m
+2 ascoltare/muoversi silenziosamente/nascondersi
Visione crepuscolare
Classe preferita: guerriero
Idryn (ghepardi)
+4 dex -2cos/sag
Taglia m
Velocità 12m
+2 ascoltare/muoversi silenziosamente/nascondersi/scalare
Visione crepuscolare
Classe preferita: ladro
Lhasa
+2 dex/for -2 cos/int
Taglia media
Velocità 6m
Volare 15m (volo planato)
Scalare 9m (non deve effettuare prove di scalare a meno che la parete non sia assolutamente liscia o resa magicamente tale; non si può correre scalando)
Competenze razziali armi naturali artigli (1d6) e morso (1d8)
Afferrare migliorato (se colpisce col morso o con entrambi gli artigli può attaccare la creatura afferrata con gli speroni posteriori (1d6)
+2 ascoltare/muoversi silenziosamente/nascondersi
Infravisione 18m
Classe preferita: guerriero
Lep +2
I Lhasa sono umanoidi dalle fattezze di tigre originari dell’omonima foresta, sita sul confine orientale di Silvania. Nel corso della loro evoluzione hanno sviluppato grandemente la capacità di scalare, hanno degli arti inferiori estremamente sproporzionati rispetto ai superiori, che li rendono abbastanza goffi quando si muovono al suolo.
La necessità di arrampicarsi deriva dalla loro capacità di volo planato, grazie alle membrane planari presenti tra arto superiore e tronco, attraverso cui cacciano gettandosi sulle prede dall’alto. Hanno una società organizzata in tribù, comprendente ciascuna diversi clan. Abitano in villaggi sospesi, costruiti a varie altezze sugli alberi wakoe o su isolotti di groha. Sono estremamente legati alle tigri di Lhasa, che considerano reincarnazioni dei loro avi; allevarle è un termine scorretto, visto che ci convivono ottenendo vantaggi reciproci.