TERRE DI YDH - Basaran

Città Figure di spicco Note
Basaran (capitale) Jacobi XVI, Pascià fantoccio
Yomka Phatori, Rhadali dell'ordine di Mithra

160 anni fa Basaran non era diverso da uno qualsiasi degli altri regni del Basso Jakar. Viveva governato da un Pashà fantoccio manovrato da un'oligarchia nobiliare, che nel caso specifico era una magocrazia.

Vantava una delle migliori scuole di magia tra i Regni nati in seguito alla caduta di Karan. Ingrassava con i commerci con l'oriente e difendeva saltuariamente i suoi confini dai vicini troppo vivaci. La sua gente adorava indistintamente questo e quell'idolo, si dava alla religione Tharnica o alla cura delle ortiche con la stessa fiducia in un futuro più roseo.

 

Le cose cambiarono drasticamente 160 anni fa quando, secondo le cronache circa alla terza ora della notte, il cielo cominciò a piangere fuoco e ceneri bollenti, ogni espediente magico di uso comune cominciò a scatenare effetti incontrollabili e tendenzialmente nocivi per la salute come produrre scosse elettriche, vampate di fuoco, cominciando a mordere e/o a stritolare il malcapitato più vicino, spesso tutte e quattro le cose contemporaneamente.

 

Le varie gilde di maghi delle città intervennero immediatamente per scoprire con orrore che i loro familiari e affidabili incantesimi si contorcevano a mezzaria in qualcos'altro di imprevedibile, arrivando ad aprire Cancelli per i Piani Esterni, risvegliare i morti e richiamare le Ombre.

 

Tutto ciò durò 3 giorni e 3 notti, durante le quali un numero imprecisato di maghi presenti a Bhasaran venne linciato, picchiato a morte, appeso ad una qualsiasi sporgenza elevata. Pochissimi sopravvissero, fuggendo oltre confine o nascondendosi. Riunendosi successivamente in quella che oggi è conosciuta come Zircadia.

 

Nel disastro e nella devastazione, gli unici che ebbero la presenza di spirito di intervenire e agire tempestivamente furono i Sacerdoti del Clero di Mithra (Dio della Luce e della Rettitudine). Alcuni popolani li chiamano angeli dorati da allora, e nessun sacerdote si è mai sognato di contraddirli. I loro incantesimi continuarono ad agire correttamente e fu solo grazie al loro intervento che il massacro non fu totale. Cacciarono i demoni ed i maghi che li avevano evocati, placarono gli incendi e lenirono le ferite del corpo dove poterono, quelle dello spirito dove arrivarono troppo tardi.

 

Nel giro di pochi mesi il Trono era retto da una Pashà legato a filo doppio col Clero di Mithra, lontano cugino del precedente. La famiglia reale, maghi anch'essi, venne trucidata o bandita dove non possibile agire più direttamente. La magia arcana dichiarata blasfema e il suo uso illegale, pena la condanna a morte. Nel giro di un anno la Jihad aveva acceso gli altri regni vicini, diversi casi di magia impazzita continuarono a verificarsi durante la caccia ai maghi, ma la mano dei Jannizzeri di Mithra fu ferma, i culti diversi da quello di Mithra non vennero più tollerati, venendo accusati di comunanza con gli arcanisti.

 

Ad oggi, 160 anni dopo le Notti del Sangue e della Cenere, Basaran è la guida e l'esempio dei regni vicini, convertitisi a Mithra più o meno spontaneamente. La sua influenza economica e religiosa marciano di pari passo e il Clero stesso di Mithra agisce direttamente attraverso una propria forza militare, i Jannizzeri, corpo scelto ed estremamente fedele.